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Caroline Forster

Forster Rohner, storica azienda di San Gallo, rivoluziona l’industria con i «materiali tessili intelligenti».

Intervista: Brigitte Ulmer | Foto: Robert Huber

I materiali tessili luminosi sono un elemento importante nell’industria automobilistica.

La sua presenza nell’azienda di famiglia risale a quando lei era ancora una giovane di 14 anni studentessa al ginnasio. Quali sono i suoi ricordi di quell’epoca?
I magnifici campionari. Uno dei miei primi ricordi, tuttavia, riguarda un guaio da me combinato: da questi campionari i nostri clienti selezionano di volta in volta piccoli campioni che servono a creare un primo prototipo per le loro collezioni. I campioni difettosi, e dunque scontati, sono contrassegnati da un punto. Una volta rimossi erroneamente quei punti dai tessuti. Quando in seguito venni a sapere a cosa servivano, mi sentii in colpa per tutto il giorno.
A 26 anni è diventata CEO di Inter-Spitzen, azienda del gruppo Forster Rohner. Come fa un’azienda della tradizione svizzera, che vanta 112 anni di storia, a rimanere in vetta in un’economia globalizzata?
Occorre essere disposti a cambiare. Noi abbiamo iniziato relativamente presto a reagire alle circostanze esterne. Anche se continuiamo a produrre a San Gallo, già nel 1994 abbiamo aperto ulteriori stabilimenti di produzione in Cina e, 20 anni fa, in Romania. Fino a non molto tempo fa anche collaboratori svizzeri lavoravano in queste sedi con lo scopo di trasmettere il know-how alle maestranze locali. La testa, per così dire, è rimasta in Svizzera, mentre le mani sono in parte emigrate.

Collaborazione con grandi firme: Forster Rohner produce ricami per marchi come Chanel, Gucci e Dior.

L’economia tessile è un mercato fortemente concorrenziale. Quali sono le sfide principali per la sua azienda?
Una sfida che abbiamo sempre dovuto affrontare è la pressione sui prezzi di mercato esercitata dalla forte concorrenza. Naturalmente i produttori cinesi possono lavorare a prezzi più bassi rispetto a noi. Per quanto ci riguarda, abbiamo certamente una marcia in più in fatto di capacità innovativa, ma noi dobbiamo offrire prezzi di mercato in tutti gli ambiti. E questo ci rende le cose difficili. Siamo però in grado di distinguerci dalla concorrenza fornendo assistenza, consulenza e flessibilità, nonché riuscendo a precorrere i tempi della moda.
Di solito le innovazioni nascono quando la strada battuta non porta più da nessuna parte. È stato così anche per Forster Rohner?
I nostri clienti, i creatori di moda, realizzano qualcosa di nuovo ogni tre mesi. Già solo la loro voglia di innovare ci sprona a creare sempre cose nuove nella nostra attività principale. Per noi la tradizione è importante. Possediamo un meraviglioso archivio pieno di tesori, e quest’eredità è la base su cui poggia la nostra costante evoluzione. L’innovazione, però, non riguarda solo i prodotti ma anche i processi, i macchinari e gli stabilimenti. Lavoriamo in stretta collaborazione con i produttori di macchine ricamatrici, allo scopo di poter utilizzare sempre i macchinari più moderni.

Spirito innovativo: grazie ai tessuti di Forster Rohner, Bogner ha commercializzato il primo giaccone da sci riscaldabile, comprensivo di una piccola batteria ricaricabile.

A Bogner
Oggi diversi VIP come Amal Clooney e Michelle Obama indossano ricami di Forster Rohner. Ma, per restare all’avanguardia anche in futuro, occorre essere innovativi. Quali sono le innovazioni avviate da Forster Rohner negli ultimi anni?
Nel 2009 mio padre ha fondato la divisione aziendale «Textile Innovations», dove si pensa «out of the box» e si produce in modo indipendente dai cicli della moda. Per esempio, abbiamo sviluppato tessuti che emettono luce o che, grazie alla presenza di sensori, sono in grado di «sentire» o riscaldare. Il principio si basa su filati dotati di capacità conduttiva. Questi tessuti intelligenti vengono sviluppati per una cintura ECG, oppure per materassi e sedie a rotelle, allo scopo di rilevare i punti di pressione dei pazienti. Insieme a uno dei nostri partner abbiamo anche sviluppato tappetini per scanner da utilizzare nell’area di sicurezza degli aeroporti. Stiamo attualmente te- stando i prototipi all’aeroporto di Francoforte.
I tessuti intelligenti hanno dunque fatto il loro ingresso nella vostra azienda tradizionale di San Gallo.
Per noi gli «smart textiles» sono un settore d’attività veramente interessante. Il connubio tra luce e materiali tessili è un elemento importante, ad esempio nel settore dei trasporti e nell’industria automobilistica. La luce crea emozioni e influisce direttamente sul nostro umore. Su automobili, aerei e navi viene utilizzata a scopo di segnaletica, di illuminazione e di decorazione. Noi possediamo le competenze tecniche in campo tessile che mancano alle aziende di elettronica. Nei materiali tessili utilizzati per pavimenti o soffitti siamo in grado di inserire minuscoli LED programmabili in diverse configurazioni luminose.
Anche l’azienda di moda svizzera Akris ha saputo distinguersi come primo creatore di prêt-a-porter con ricami elettronici creati da Forster Rohner.
Albert Kriemler è stato effettivamente il primo a utilizzare i nostri tessuti lavorati con l’inserimento di punti luce a LED e minuscole batterie ricaricabili: li ha trasformati in eleganti abiti e borse, dove i punti luce brillavano discretamente con intensità luminose diverse producendo l’effetto di un cielo stellato. L’azienda produttrice di biancheria da letto Schlossberg con i nostri tessuti ha realizzato le prime parure da letto in satin con elementi LED integrati che creano un’atmosfera luminosa molto particolare.
Se potesse soddisfare un suo personale desiderio di un’innovazione tessile che le migliorerebbe o le faciliterebbe la vita, cosa vorrebbe?
Mi piacerebbe un’automobile in grado di percepire esattamente come mi sento per potersi adattare alle mie esigenze in fatto di calore e comfort. E già che ci siamo, anche in aereo mi piacerebbero sedili dotati di queste caratteristiche. Viaggio molto in auto e prendo l’aereo 80–100 volte all’anno: quando si viaggia così tanto, il fattore benessere è fondamentale.