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Realtà aumentata

Realtà aumentata

In Audi activesphere concept, gli occhiali per la realtà aumentata combinano perfettamente realtà fisica e mondo digitale. Sid Odedra, Head of UI/UX Design di Audi AG, parla di questa nuova dimensione dell'interfaccia tra automobile, guidatore e ambiente circostante.

15.01.2024 Testo: Bernd Zerelles - Foto: Matthias Ziegler  Momento della lettura: 7 min

Audi activesphere concept: La vettura qui menzionata e mostrata è una concept car e non è disponibile come modello di serie.

Sid Odedra descrive una proiezione digitale.Sid Odedra descrive una proiezione digitale.

Sid, presto guideremo l'auto con gli occhiali per la realtà aumentata?
Molte concept car dipingono la visione di un futuro che speriamo un giorno di raggiungere. Voglio mostrare quanto in effetti ci siamo vicini e come renderlo possibile nella vita reale.
"All'avanguardia della tecnica", nel design dell'interfaccia utente (UI) e nel design dell'esperienza utente (UX) di Audi, significa questo: essere in prima linea nell’utilizzo di questa tecnologia e usarla anche per arricchire l'esperienza di guida.

Marc Lichte, Head of Design Audi AG, dice che tutto nel design inizia con l'UI/UX e tutto finisce con l'UI/UX, quindi con te. Che cosa significa?
Definisco sempre l'UI/UX come i fermalibri di un processo.
L'UX, cioè l'esperienza che vivono gli utenti, dovrebbe sempre partire dal comprendere l’utente. È necessario capire qual è il problema che cerchiamo di risolvere.  Una volta compreso il problema, sviluppiamo soluzioni che vedono al centro gli utenti e tutti i team di design vengono coinvolti nella progettazione.
E poi c'è l'UI, cioè l'interfaccia utente, il luogo effettivo in cui il prodotto o la macchina e l'utente si incontrano.

In che modo l'UI/UX cambierà la nostra esperienza con una vettura?
Audi può vantare un'esperienza di oltre cento anni nella costruzione di auto. Ma solo negli ultimi dieci anni l'UI/UX è stato aggiunto come requisito.
Oggi siamo davvero in una fase di trasformazione in cui l'UI/UX diventa il cuore del prodotto. Nella nostra vita quotidiana, tutti noi abbiamo dei dispositivi in tasca o al polso. In questo contesto emergono sempre due domande: il prodotto è utile? E poi, offre una bella esperienza?
Dovremmo considerare allo stesso modo anche le auto, e mi piace il concetto che Audi sta portando avanti per le concept car, cioè quello di "experience device". Anche la vettura diventa parte del nostro ecosistema digitale.


Ritratto Sid Odedra.Ritratto Sid Odedra.
Paesaggio digitale con punti di interesse.Paesaggio digitale con punti di interesse.

"Anche la vettura diventa parte del nostro ecosistema digitale."

Sid Odedra

Come consumatore, sono abituato a smartphone, smartwatch e computer. L'auto del futuro dovrebbe funzionare allo stesso modo?
Forse è un po' esagerato, però sì, direi che dovrebbe funzionare facilmente e in modo perfetto. Dopotutto, questo è il motivo per cui utilizziamo i dispositivi tecnologici nella nostra quotidianità in modo così naturale: semplicemente funzionano benissimo. Sono sempre aggiornati, funzionano bene e si può passare facilmente da un dispositivo all'altro.
Una vettura dovrebbe essere adatta al nostro mondo proprio come tutti questi dispositivi: un compagno intelligente che funziona perfettamente. Dovrebbe andare di pari passo con tutte le diverse esigenze. Non si dovrebbe avere la sensazione di utilizzare l'auto in modo tradizionale. Dovrebbe venirci incontro, proprio come fanno tutti gli altri dispositivi.

Con quale concetto tecnologico si può riuscire in questo?
Parliamo di un futuro in cui il dispositivo si sposta dalla tasca e dal polso al viso. Il cuore del nostro sistema sono gli occhiali per la realtà aumentata², che consentono a tutte le informazioni della realtà aumentata di interagire con il mondo intorno al guidatore.
Non vediamo gli occhiali per la realtà aumentata solo come un dispositivo di intrattenimento, come fanno molte altre persone. Secondo noi è necessario mostrare un nuovo livello di informazioni nel mondo che ci circonda, che ci aiuteranno a svolgere le nostre attività.

quattro viene visualizzata attraverso gli occhiali per la realtà mista.quattro viene visualizzata attraverso gli occhiali per la realtà mista.
Ritratto di Sid Odedra con occhiali a realtà aumentata.Ritratto di Sid Odedra con occhiali a realtà aumentata.

"Gli occhiali per la realtà aumentata consentono un'interazione perfetta."

Sis Odedra

Come funziona concretamente?
Audi activesphere concept è l'espressione più avanzata di questa tecnologia con la realtà aumentata: un'esperienza migliore, con una tecnologia meno evidente. Vogliamo che le persone si immergano nell'interfaccia. Questa interfaccia tecnica non è più caratterizzata da cornici, schermi o proiezioni. Si è veramente al centro di questo mondo. Noi lo chiamiamo "Audi dimensions".
Si tratta di creare un'esperienza senza limiti. È possibile ottenere le informazioni dove e quando si desidera che siano disponibili.
Il sistema è molto flessibile: se non sono necessarie informazioni, la visualizzazione può essere ridotta al minimo; se si ha bisogno di informazioni, l'UI può espandersi ed è subito a portata di mano. L'intelligenza del sistema, quindi, va incontro agli utenti, senza sovraccaricarli di informazioni e interazioni.
Per Audi la prestazione di guida è sempre al centro. E anche se le vetture sono autonome, vogliamo ancora offrire la migliore esperienza di guida possibile. Vogliamo quindi fornire ai passeggeri nuove informazioni che non hanno mai avuto prima.

Quindi gli occhiali per la realtà aumentata mostrano informazioni diverse a seconda della situazione?
Il sistema Audi dimensions mostra tre livelli spaziali, quindi tre livelli di informazione. Innanzitutto, le informazioni nella cabina che tradizionalmente si trovano sul volante. In secondo luogo, è possibile visualizzare le informazioni sul parabrezza. Infine, c'è un campo spaziale che si estende dal cofano anteriore all'area circostante, in cui vengono visualizzate le informazioni sull’ambiente esterno.
Durante la guida fuoristrada, vengono fornite maggiori informazioni sul terreno, indicando qual è il percorso più sicuro da seguire. Inoltre, vengono date informazioni in tempo reale sulle condizioni meteorologiche o avvisi di pericolo. Ma si può anche conoscere quanto è forte la pendenza della scarpata, dove potrebbero esserci ostacoli e così via. Con gli occhiali è possibile anche nascondere la carrozzeria e vedere le interazioni dirette di una ruota con il terreno. Questo è ciò che chiamiamo visione “quattro”: rendere visibile l'esperienza digitale della trazione quattro, al di là della tecnologia di guida.

 

Sid Odedra è originario di Londra, Regno Unito, e ha conseguito una laurea in Design dei prodotti, un master in Design Engineering e un dottorato in robotica (con una tesi di dottorato sul tema "Un nuovo metodo di rilevamento e classificazione del terreno per veicoli autonomi"). Ha diretto team creativi e tecnici di designer, ingegneri ed esperti di robotica in diversi settori, tra cui quello automobilistico, della difesa, dell'intrattenimento, della moda e della tecnologia, nell'ambito di una serie di progetti internazionali di alto livello. Nel suo studio di Londra, la sua ambizione era combinare forma e funzionalità per l'uso della tecnologia, in modo da creare "Things that Amaze" ("cose che stupiscono"). Successivamente ha vissuto e lavorato nella Silicon Valley. Oggi, Sid Odedra è Head of UI/UX Design di Audi AG.

 
Sid Odedra davanti alla cabina di pilotaggio proiettata di un veicolo.Sid Odedra davanti alla cabina di pilotaggio proiettata di un veicolo.

Gli occhiali per la realtà aumentata diventeranno anche un dispositivo da portare sempre con sé, come uno smartphone?
Sì, perché l'ecosistema digitale prevede che si portino con sé i propri dispositivi personali, che si tratti di occhiali o di altri dispositivi, e che questi vengano sfruttati al meglio. Gli occhiali fanno parte dell'esperienza: non sono solo qualcosa da mettere nel cassetto portaoggetti, ma sono un plus e permettono all'utente di fare di più.

Consideriamo l'auto e il dispositivo come parte dell'ecosistema. L'esperienza non deve finire quando si lascia l'auto. Pensiamo al di là del concetto di vettura. Come possiamo accompagnare i nostri clienti per tutta la giornata, essendo presenti quando hanno bisogno di noi?

Le innovazioni hanno successo solo se vengono adottate dalle persone. Come volete raggiungere questo obiettivo?
Conosco tante tecnologie straordinarie in altri prodotti e sistemi high-tech incredibili che però sono talmente complessi che le persone hanno troppa paura per usarli.
Il valore dei prodotti di successo sta nel fatto che, in primis, hanno veramente compreso il problema, in secondo luogo offrono una soluzione eccellente e, in terzo luogo, rendono questi prodotti comprensibili per un vasto pubblico.

L'UI/UX ovviamente deve avere un'intelligenza estetica tipica di Audi. Deve stimolare i clienti e dare loro fiducia. Dico sempre al mio team che dobbiamo convincere le persone con tre cose: fiducia, comfort e comodità.

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